La Regione della Lombardia ha approvato il finanziamento dei festeggiamenti del 150° anno dell’Unità d’Italia, e la Lega ha votato contro affermando che i soldi possono essere spesi meglio.
È vero, molti soldi della Regione possono essere spesi meglio a partire dai finanziamenti che vengono dati per il dialetto, come è successo in quel di Busto dove tempo fa sono stati elargiti ben euro 400.000 per la scuola del dialetto: quanti sono i bustocchi che ora conoscono il loro dialetto?
Ai posteri l’ardua sentenza.
Neppure i leghisti conoscono il loro dialetto, ma il problema è che gran parte dei cittadini non solo non conoscono il dialetto, ma non conoscono neppure la lingua italiana!
Il voto contrario al finanziamento per i festeggiamenti dell’Unità d’Italia era quello che ci si poteva aspettare dalla Lega, se così non fosse stato voleva dire che i cromosomi dei Leghisti erano cambiati, ma il lupo perde il pelo ma non il vizio.
Ora Formigoni deve dimostrare di essere diverso dai Leghisti e che questi non sono gli unici a comandare in Regione Lombardia, deve dimostrare di essere capace di portare avanti le proprie idee, dimostrando che la Lombardia non è leghista, che ama l’Italia e che è contro secessione.
Tanti sono stati i Lombardi che hanno partecipato alla spedizione dei Mille; centinaia di migliaia di Lombardi hanno perso la loro vita durante la Prima Guerra mondiale che ha completato, si può dire, l’Unità d’Italia; la Lombardia è stata il motore dell’Unità d’Italia e Formigoni deve dimostrare che i morti delle 5 Giornate di Milano non hanno perso la loro vita inutilmente.
Diversamente sarà considerato a ragione un burattino nelle mani della Lega.
venerdì 21 gennaio 2011
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vero!!!!
RispondiEliminagiuseppe
12 luglio 2010
RispondiEliminaLe ristrutturazioni costano, e se arriva un aiutino dal Tesoro è meglio: ecco chi paga il conto della Libera Scuola dei Popoli Padani, fondata da Manuela Morrone
Lo scrive il Giornale in un articolo firmato da Gian Marco Chiocci e Paolo Bracalini: lo scorso 9 giugno, con un decreto del ministero del Tesoro, la Libera scuola dei popoli padani, fondata da Manuela Morrone, moglie di Bossi, e oggi presieduta dall’ex senatore leghista Dario Galli, si è portata a casa un totale di 800 mila euro (300mila per il 2009, 500mila per il 2010).
vedi su : http://www.giornalettismo.com/archives/72045/roma-ladrona-800mila-euro-lega/
RispondiEliminaRoma ladrona: 800mila euro alla Lega per la scuola della moglie di Bossi.
12 luglio 2010
Le ristrutturazioni costano, e se arriva un aiutino dal Tesoro è meglio: ecco chi paga il conto della Libera Scuola dei Popoli Padani, fondata da Manuela Morrone
Lo scrive il Giornale in un articolo firmato da Gian Marco Chiocci e Paolo Bracalini: lo scorso 9 giugno, con un decreto del ministero del Tesoro, la Libera scuola dei popoli padani, fondata da Manuela Morrone, moglie di Bossi, e oggi presieduta dall’ex senatore leghista Dario Galli, si è portata a casa un totale di 800 mila euro (300mila per il 2009, 500mila per il 2010).
ROMA LADRONA – I proventi vengono dal “Fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione e lo sviluppo del territorio” del ministero dell’Economia, e prendono la via della Scuola Bosina di Varese, retta da una delle tante cooperative che ruotano attorno alla galassia della Lega, e di cui la Morrone è ancora socia. Il provvedimento si trova nella cosiddetta Legge Mancia, che ogni anno il parlamento licenzia a beneficio di enti e fondazioni; la Scuola Bosina, recita il suo sito internet, “è nata per dare ai propri alunni una formazione educativo-didattica in un ambiente attento ai bisogni di ognuno e nel quale famiglia e scuola interagiscono per il bene comune. Infatti, per favorire la continuità educativa tra l’opera della famiglia e quella della scuola, la nostra istituzione coinvolge, mediante una comunicazione frequente, le famiglie nelle decisioni di carattere comunitario e nelle iniziative di supporto alle attività didattiche. Attraverso la collaborazione e la presenza propositiva dei genitori nella vita scolastica dei figli, infatti, la scuola diventa il naturale proseguo della famiglia. Parificata in tutti e tre gli ordini (Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado), la Scuola Bosina segue i programmi ministeriali, pur partendo dallo studio del territorio circostante e dal principio che l’ambiente influenza il grado di crescita del bambino, poiché esso investe tutte le sue capacità sensoriali”.
UN’IDENTITA’ LOCALE – Attraverso lo studio del dialetto locale, degli usi e dei costumi della zona, la scuola si propone quindi l’obiettivo di educare il popolo alle tradizioni del territorio. E riscuote un grande successo, visto che gli 800mila euro servono per lavori di ampliamento e ristrutturazione degli edifici interni. A carico di tutti, non solo di chi la frequenta. Ma questo, evidentemente, per gli alfieri del federalismo fiscale è soltanto un dettaglio.
5 giornate e 1a guerra mondiale hanno una cosa in comune, la lotta per la libertà e l'indipendenza. Tra i mille le idee di libertà ed indipendenza erano fondanti tanto che l'unità fu solo una conseguenza dei risultati ottenuti in sicilia e nel sud del paese.
RispondiEliminaLe domande vere che oggi i lombardi devono porsi sono: oggi siamo liberi ed indipendenti? Siamo sicuro che da motore e traino del paese non siamo diventati le bestie da soma? Perché al sud non funziona nulla nonostante i nostri politici (destra, centro e sinistra) continuino da decenni ad inventarsi piani di sostegno e sviluppo per il sud? E' possibile che la Germania in un ventennio ha fatto con il suo est dieci volte di più di quanto noi abbiamo fatto per il nostro sud?
Meditate gente, meditate...