Lo si deve riconoscere, i leghisti hanno sicuramente la dote della spudoratezza.
L’ultima trovata è quella realizza dall’assessore all’identità veneta, Leandro Comacchio, della provincia di Padova: un calendario 2011 da distribuire a tutti i cittadini della provincia.
E fin qui nulla di male.
Il problema è che l’assessore ha modificato il calendario ad uso e consumo leghista, abrogando tra l'altro due significative festività nazionali: la festa della Liberazione, che è stata sostituita con la festa di San Marco, e il Primo Maggio.
È pur vero che il 25 aprile si festeggia anche il patrono di Venezia, ma è altrettanto vero anche che in tutta Italia, Veneto compreso, le celebrazioni sono tutte rivolte alla Liberazione, festa nazionale.
Che l’abolizione della festività del Primo Maggio sia stata voluta dall’assessore in quanto forse ritiene che il Nord Est non sia più “lavoratore” come in passato?
In cambio è stata istituita la nuova ricorrenza: il 25 marzo si celebra la Terza Edizione della Festa del Popolo Veneto.
L’unico dato interessante di questa goliardica notizia è dato dal fatto che con i soldi pubblici la Provincia di Padova si diverte a stampare calendari da distribuire ai cittadini, anziché utilizzare i propri fondi, ad esempio, per incrementare i fondi destinati all’assistenza ai malati terminali.
mercoledì 5 gennaio 2011
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
La mamma degli imbecilli è sempre incinta.
RispondiEliminaNon ti curar di loro ........ma guarda e passa.
Gp
P.S.
E poi facciamo publictà per raccogliere fondi pro alluvione.