Bossi è tornato alla carica con il suo odio nei confronti dell’Italia e con il desiderio di screditarla a tutti i livelli e in tutti i settori.
Una simile affermazione è offensiva non solo per i giocatori e l’allenatore, ma per tutti gli italiani che amano la Nazionale.
Domani vi saranno poche decine di italiani che forse tiferanno perché l’Italia perda: nel frattempo però sono in Parlamento a Roma e grazie all’Italia si portano a casa € 15.000 mensili.
Le sue scuse sono tardive in quanto prima di parlare si deve pensare alle conseguenze di quello che si dice.
Bossi anziché pensare al calcio, di cui sicuramente capisce poco, farebbe meglio dire che cosa ha fatto da quando è ministro.
Gli italiani dovrebbero chiedersi, ma in particolar modo i leghisti, quali sono le riforme che ha portato avanti Bossi. Ne ha portate avanti talmente tante che il suo amico Berlusconi ha dovuto nominare un ministro per il federalismo a dimostrazione che di lavoro non ne sta assolutamente facendo.
Intanto però lo stipendio da ministro se lo porta a casa alla faccia dei Padani, dei Lombardi e dei Leghisti, e lo stipendio lo paghiamo tutti noi Italiani.
mercoledì 23 giugno 2010
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