Durante la campagna elettorale del 2008 il Cavaliere aveva promesso che l’ICI sulla prima casa non sarebbe stata più pagata.
Era una promessa inutile perché in tutti i Comuni vi era l’esenzione per la prima casa, per cui gli Italiani da tempo non pagavano nulla o quasi per l’Ici. Tutti hanno creduto alla promessa e hanno continuato contenti a non pagare una tassa che già non pagavano, ma nel frattempo hanno votato il Cavaliere.
Ora il Governo Berlusconi, sta approvando una nuova tassa denominata “tax service”, alla faccia dei leghisti che vogliono che tutto sia scritto in dialetto.
Questa nuova tassa graverà sui possessori di immobili, e sarà di “un’aliquota sul possesso della casa calcolata sul valore catastale dell’immobile stesso”.
Sembra che forse non sarà calcolata sulla prima casa ma sugli altri immobili, dove già si paga l’ICI, per cui chi ha più di un immobile si troverà a pagare una tassa in più rispetto all’ICI; non solo, quando vorrà vendere la seconda casa dovrà pagare anche un’addizionale che ricorda la vecchia INVIM.
Ma non avevano detto che non vi sarebbero state nuove tassa e che la pressione fiscale sarebbe diminuita? Però in parte il Cavaliere ha ragione: questa nuova tassa non sarà applicata dallo Stato, ma dai Comuni!
Ancora una volta gli italiani hanno creduto alle barzellette e se continua così non dovranno più mettersi le mani in tasca perché saranno vuote, non dovranno più aprire il portafoglio perché sarà pieno di ragnatele, ma dovranno rivolgersi alla banca per farsi fare un prestito per pagare anche questa tax service.
Cambia il nome ma la sostanza è sempre la stessa: i nostri nonni dicevano “se non è zuppa, è pan bagnato”.
venerdì 25 giugno 2010
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Ringrazio per lo sforzo di aggiornare gli amici. Mi piacerebbe poter parlare in generale di politica, presso la sede di via Pozzi o, magari, davanti ad un boccale di birra, in un locale pubblico: chissà che qualcuno non ascolti...
RispondiEliminaCesare Bianchi