giovedì 30 giugno 2011

Ritengono che siamo tutti dei cretini!

La manovra finanziaria in via di approvazione è la classica dimostrazione di quanto furbi siano i nostri governanti e in quale considerazione ci tengono.
Si tratta di una manovra finanziaria molto pesante che prevede sacrifici per gli Italiani per oltre 47 miliardi di euro (90.000 miliardi delle vecchie lire) da distribuire tra il 2011 e il 2014.
Tutti sappiamo che la legislatura terminerà nel 2013 e, guarda caso, Tremonti e il Cavaliere hanno pensato bene che questa manovra finanziaria dovrà gravare esclusivamente su chi arriverà al governo dopo tale data.
Infatti per quest’anno è prevista una manovra "soft" per il 2011 e il 2012 (e quindi riguarderà questo governo), mentre per il 2013 e il 2014 vi sarà la bastonata con la vera manovra e la colpa ricadrà solo su chi vinverà le prossime elezioni politiche.
Si tratta di una manovra finanziaria molto più gravosa di quella che era stata fatta quando l’Italia era all’orlo della bancarotta e i nostri primi ministri (Amato e Ciampi) con la cenere sul capo andavano per chiedere aiuto finanziario agli altri Stati.
Questo è un modo scorretto di agire in quanto se l’Italia, come molti ritengono, si trova in grave difficoltà economica, i nostri governanti hanno il dovere di dirlo e di procedere con le manovre correttive necessarie, ma hanno anche l’obbligo di spiegarci perché si è arrivati a questo punto, dopo anni che ci sentiamo dire che l’Italia va benissimo, che non vi sono problemi economici, che l’Italia è uscita per prima dalla crisi, quando poi tutti i dati economici sono negativi a partire dalla crescita del PIL, che è solo dell’1% scarso rispetto al quasi 4% della Germania e al 3% della Francia.
I Tedeschi e i Francesi sono forse dei marziani o siamo noi governati da poveri diavoli incapaci di gestire il nostro bilancio.

1 commento:

  1. Il mio parere personale sulla manovra è che si tratta di un pasticciato compromesso che non ottiene nulla. Non intacca i costi veri, diluisce i tempi ma lascia delega al ministro di decidere come e cosa fare da qui a fine legislatura, non diminuisce le imposte ma lascia ancora delega al ministro di disporne nei prossimi 2/3 anni a suo piacere, non colpisce la casta e nemmeno i ricchi (ad esclusione delle auto oltre i 225Kw), non fa pagare sempre ai soliti ma nemmeno a tutti gli altri; insomma non è né carne né pesce, accontenta Berlusconi ma non scontenta Bossi, non stanga i ministri ed i parlamentari ma non li coccola nemmeno, lascia spazio alle opposizioni di criticare ma non da loro appigli solidi per fare una battaglia campale, l'unico che non ha lasciato troppo sul tavolo e che ha ottenuto deleghe su tutto è il ministro Tremonti. Non vince nell'immediato ma sicuramente ha già ipotecato quello che voleva ottenere.
    In merito alle Sue affermazioni Le volevo far notare che ha dimenticato di dire che Tedeschi e Francesi partivano, diversamente da noi, con un debito molto più basso ma che hanno sacrificato in nome della crisi e della crescita del PIL; rispetto a tre anni fa i Tedeschi hanno più che raddoppiato il proprio debito mentre i Francesi sono stati più parchi (ed infatti hanno anche un PIL più basso) e sono rimasti appena sotto al raddoppio. Sulla correttezza o meno di diluire la manovra fino al 2014 possiamo sicuramente discuterne ma in politica si sa che chi ha il coltello dalla parte del manico fa quello che vuole. Mi permetto infine di farLe un appunto. Come mai non ho visto rivoluzioni in piazza o affermazioni scandalizzate da parte di politici (destra e sinistra) in merito ai mancati tagli ai costi della politica? E' singolare ed mi ha deluso che anche Lei, sempre attento a tutti i minimi dettagli e pronto a criticare ogni minimo movimento di questo governo, non ne abbia fatto il minimo accenno. Per inquadrare i nostri politici (di tutto l'arco parlamentare) basta riportare integralmente l'intervista a Libero di martedì 28 giugno del ministro Rotondi.

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