martedì 12 luglio 2011

Riducono lo stipendio degli altri!

La finanziaria prevede finalmente un intervento concreto per la riduzione delle spese della politica: lo stipendio base dei parlamentari sarà dimezzato.
Il problema è che il dimezzamento varrà per chi verrà, ma non per gli attuali parlamentari, sulla base del principio: lo stipendio è mio e me lo tengo tutto, ma lo riduco a chi verrà domani.
Il che non è un bel modo di comportarsi, ma piuttosto che nulla va bene anche questo.
Il problema sarà vedere se questa norma sarà mantenuta nella finanziaria e se quelli che arriveranno fra due anni, saranno disposti ad accettare tale riduzione e non modifichino la legge aumentandosi di nuovo lo stipendio.
In ogni caso non viene toccato è il cosiddetto vitalizio. E già per le normali persone si chiama pensione loro lo chiamano vitalizio per cui è soggetto ad una serie di garanzie che noi poveri mortali manco ci immaginiamo.
La realtà però è che la riduzione del 50% dello stipendio base è ben poca cosa rispetto a tutto il resto che è collegato allo stipendio di un parlamentare, tutti i vantaggi che gli stessi hanno, i gettoni di presenza, i rimborsi spese, la possibilità di entrare gratis dappertutto, il fatto di avere un parrucchiere a disposizione per pochi euro, ecc. ecc.
Ma comunque, come abbiamo già detto, “piuttosto che niente è meglio piuttosto” e quindi venga anche questa proposta, ora non dobbiamo fare altro che attendere i parlamentari al voto e verificare che cosa gli stessi faranno.
Solo dopo l’approvazione di questa norma potremo dire che finalmente si è iniziata la via della riduzione del costo della politica.

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