mercoledì 27 luglio 2011

Lacrime di coccodrillo

I recenti tragici fatti verificatisi nei giorni scorsi in Norvegia anziché far meditare sul comportamento di pazzi criminali che spingono all’odio tra le persone, sembra che faccia rinvigorire il desiderio dello scontro frontale.
L’europarlamentare Borghezio, noto per le sue affermazioni che definire razziste è dire poco, ha buttato benzina sul fuoco affermando che in quanto ha scritto l’autore delle stragi in Norvegia nel suo documento politico di oltre 1500 pagine pubblicato su Web, vi sono tante “sacrosante verità”.
L’unica cosa che Borghezio non condivide del comportamento del Norvegese è l’utilizzo della violenza…!
Ciò che dimentica Borghezio è che le parole “sono tagliano più della spada” e che dalle parole poi si passa quasi sempre ai fatti.
Quello che lascia perplessi è che tutte le volte che Borghezio esce con affermazioni di questo genere e anche più gravi, tutte le prendono come delle “carnevalate”, senza rendersi conto che vi è una parte della popolazione che si lascia convincere da queste frasi e applaude Borghezio, dimostrando di essere d’accordo con le sue idee.
Quanto successo in Norvegia dove questo fondamentalista cristiano ha ucciso oltre 70 persone tra le quali la gran parte erano ragazzi giovanissimi, dimostra che il fondamentalismo esiste da tutte le parti: esiste il fondamentalismo islamico, quello cristiano e chi più ne ha ne metta.
Quando vi è un fondamentalismo, vi è collegato automaticamente un velo di morte che nessuno riesce a strappare.
Avere soggetti che rappresentano l’Italia in Europa come Borghezio, con le sue affermazioni, con i suoi gesti plateali fatti anche al Parlamento Europeo (dove spesso è imitato anche da suoi colleghi di partito) certamente porta solo discredito alla nostra Nazione e questo anche se poi Borghezio ha dichiarazio di volersi scusare con le famiglie dei ragazzi norvegesi morti: le solite lacrime di coccodrillo.!

1 commento:

  1. Parole Sante che purtroppo vengono ripetute invano ogni volta accade una tragedia; tragicamente continueremo a risentirle anche in futuro e quasi sempre utilizzate a fini politico-propagandistici.
    Sono decine gli esempi di accadimenti che sono degenerati a causa dell'eccessivo e imprudente uso della parola, la singolarità è che ogni volta i commenti dei vari giornali cambiano a seconda della connotazione politica dell'accadimento o della convenienza (sempre politica) del momento.
    Le parole fuori controllo hanno portato ad omicidi (Calabresi, D'Antona, Biagi, per citarne qualcuno), disordini sociali (WTO 1999 a Seattle, G8 2001 a Genova, Manifestazioni contro la scuola Inverno 2010 a Roma, Manifestazioni No Tav in Val di Susa, ecc...), teorizzazioni estremiste (il fatto norvegese è l'ultimo esempio ed in questo contesto rientrano tutti i fondamentalismi), fino ad arrivare alla diffamazione per puri scopi politico-economico-ideoligici (la macchina del fango è bipartizan e funziona in continuazione, basta aprire un giornale in qualsiasi giorno dell'anno e qualcosa troviamo).
    L'unica cosa che possiamo fare è di smetterla con l'ipocrisia e con la partigianeria perchè non possiamo continuare a mettere alla gogna ogni virgola pseudo-berlusconiana e poi minacciare class-action quando le accuse sfiorano il nostro orticello (la definizione del Ministro Galan per i ministeri al nord calza bene anche nel caso della class action: "una puttanata intercontinentale").
    L'europarlamentare Borghezio si commenta da solo ed al massimo merita la definizione Mourinhana di "pirla" ma da italiani possiamo e dobbiamo augurarci solamente di assistere ad un repulisti generale della politica nazionale; con un po' di furbizia dovremmo incominciare a fare pulizia da noi al nostro interno prima che tutto il castello crolli su se stesso, perchè la casta non fa distinzione tra destra e sinistra e nemmeno la rabbia ed il rancore hanno un colore.

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