E’ stata approvata dalla Camera dei deputati la norma relativa al testamento biologico.
In molti l’hanno definita la legge dei “NO” in quanto non si ascolta la volontà del paziente, non si indicano trattamenti sanitari ma solo quelli terapeutici, non si può scegliere il medico di fiducia, non si può tutelare il minore dal rischio che un genitore gli fornisca un trattamento sanitario essenziale in nome della sua ideologia o religione, il convivente non può essere nominato fiduciario, non può essere indicata neppure l’assistenza religiosa.
Quello che veniva chiesto con i cento emendamenti presentati dal Partito Democratico alla proposta di legge della maggioranza era il desiderio di non lasciare nessuno solo di fronte alla morte, di rispettare la volontà del paziente valorizzando la relazione di fiducia tra il medico, i famigliari ed il paziente.
La maggioranza è andati avanti come un rullo compressore, l’importante era “far finta” di tutelare la vita, anche se poi concretamente la vita viene massacrata e questo è dimostrato dalle ultime norme finanziarie che hanno aumentato i tagli per la sanità, aumentato i ticket per le ricette mediche, impedendo di fatto alle classi meno abbienti di potersi curare in modo, ci sia concesso, “umano”.
La maggioranza sostiene a parole la tutela della vita umana, ma poi nega finanziamenti e risorse per la tutela della vita umana.
In questo modo si è andata ad approvare una norma che fa capire quanto la politica, o meglio una parte della politica, sia lontana, molto lontana dalle sofferenze di tante persone.
Si è cercato di far passare che in Parlamento vi fosse la lotta tra chi voleva salvare la vita e chi era per l’eutanasia: nulla di più errato, quello che si voleva era il rispetto dell’autodeterminazione di ciascuno sulla nutrizione artificiale, mentre la maggioranza ha mistificato il tutto facendo credere che si volesse far morire le persone per fame e per sete.
mercoledì 20 luglio 2011
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