Il 31 gennaio 2011 è stato un giorno in cui la solidarietà ha dimostrato ancora una volta di essere di casa a Busto.
Il Soroptimist International Club Busto Arsizio - Ticino Olona, tramite la sua Presidente Giuseppina Belloli, ha realizzato e donato un bagno assistito per la Comunità Alloggio di via Piombina 16 di Busto Arsizio, dove sono ospitati ed assistiti alcuni diversamente abili adulti.
Quello delle Soroptimist Busto Arsizio - Ticino Olona è un club territorialmente molto esteso in quanto interessa le città di Busto Arsizio, Legnano, Gallarate, Castellanza e tutte le realtà limitrofe, in sostanza gran parte dell’Alto Milanese.
Le iniziative di solidarietà di questo Club sono note anche oltre i confini nazionali, e in particolare si sono rivolte spesso all’Africa dove sono sorti dei centri integralmente finanziati dalle Soroptimist. L’attività principale delle Soroptimist è tesa a salvaguardare in ogni ambito territoriale la dignità delle donne, contribuendo alla loro liberazione dalle schiavitù materiali e psicologiche alle quali sono ancora sottoposte in molte Nazioni, Italia compresa.
La cerimonia di consegna del manufatto all’amico Piero Magistrelli, Presidente della Anffas Lions Mario Ravera, è stata informale e senza discorsi, in quanto la generosità non deve avere risonanza.
Con poche ma intense parole, la presidentessa delle Soroptimist ha spiegato le motivazioni che hanno spinto il suo Club a devolvere una somma cospicua in favore dell’Anffas e Magistrelli, con la concretezza che da sempre lo contraddistingue, ringraziando per quanto ricevuto, ha spiegato anche gli scopi e le finalità per le quali è stato prima pensato e poi costruito lo stabile di via Piombina, precisando che in questa struttura attualmente sono ospiti ragazzi disturbati e malati psichici che sono assistiti amorevolmente nella casa famiglia, che rappresenta la continuità con la positiva esperienza della casa famiglia di Via Palestro, ampiamente conosciuta ed apprezzata in città.
Ancora una volta quindi si è dimostrato, sempre che ce ne fosse bisogno, che la solidarietà nell’Alto Milanese è sempre viva e che i cittadini, singolarmente o tramite le associazioni delle quali fanno parte, contribuiscono in modo economicamente rilevante per affrontare i bisogni e le necessità di quella parte della collettività che, purtroppo, è la più sfortunata, necessità alle quali la Pubblica Amministrazione purtroppo non sempre riesce a farvi fronte perché spesso non riesce ad individuare questi bisogni o perché non ha le risorse economiche ed anche le strutture necessarie per affrontare le molteplici emergenze che sorgono quasi quotidianamente in tutti gli ambiti.
La presenza capillare sul territorio di tutte queste associazioni, a partire dalle Soroptimist, ai Lions e i Rotary, per arrivare alle varie associazioni di volontariato esistenti a tutti i livelli che, tramite l’attività costante dei loro associati, riescono ad individuare e rilevare una serie di bisogni che le strutture pubbliche spesso non conoscono.
A Busto vi è un fiorire continuo di iniziative che hanno lo scopo di raccogliere denaro da destinare in atti di solidarietà, che ormai non si riescono più a contare; le cene e le lotterie, le serate danzanti e le rappresentazioni teatrali, la raccolta di generi alimentari, vestiario e medicinali, organizzate personalmente o dalle associazioni sono molteplici, ma rappresentano solo una parte di ciò che viene fatto per il prossimo in quanto la principale attività è il volontariato “puro” e cioè l’assistenza diretta di chi ha bisogno, sacrificando il proprio tempo, la famiglia e il lavoro.
In questo modo si supplisce in gran parte alle deficienze dell’Amministrazione Pubblica, che spesso sembra non accorgersi che i bisogni, le necessità, le povertà aumentano di giorno in giorno, che vi è chi ha bisogno di una assistenza materiale, altri hanno la necessità di una assistenza psicologica, vi è chi ha bisogno di un sostegno per pagare l’affitto e chi ha necessità di una assistenza specifica per il congiunto ammalato.
L’Associazione Anffas è vicina a ben 125 ragazzi con gravi problemi e permette loro di passare anche dei giorni di vacanza sia durante l’estate che durante l’inverno, contribuendo ad alleviare in parte ai disagi che le famiglie di questi ragazzi hanno.
Tutto questo è portato avanti dal volontariato, che a volte si trova anche in situazioni di estremo disagio, perché a volte il suo lavoro non è neppure riconosciuto dal Pubblico.
Per tutti citiamo un esempio che dovrebbe far meditare: il Comune di Busto Arsizio ha addebitato gli oneri di urbanizzazione per il collegamento fognario fatto per l’immobile di Via Catullo n.10, donato dal compianto Annibale Tosi alla Fondazione Giannino e Annibale Tosi e denominata Residenza Magistrelli – Armiraglio che mette a disposizione n. 9 appartamenti che possono ospitare fino a 16 persone disagiate con gravi problemi economici.
Quando è venuto a conoscenza della richiesta, a Magistrelli sicuramente gli si sono rizzati i capelli in quanto ha visto qualche migliaia di Euro uscire dalla cassa della Fondazione e che non potranno più essere destinati per l’acquisto di beni essenziali per i suoi “ragazzi”, come lui li chiama.
Ci rendiamo conto che la Fondazione Giannino e Annibale Tosi altro non è che un Ente privato e gli oneri dovuto al Comune per il collegamento alla fognatura deve essere pagato, ma in un caso di questo genere sarebbe stato opportuno cercare e trovare compensazioni o sistemi di restituzione di quanto versato, perché questa struttura è al servizio della collettività, che viene sostenuta solo grazie al volontariato, ai versamenti fatti personalmente da persone sensibili a queste problematiche, e se non vi fossero questi atti di solidarietà, l’iniziativa non sarebbe neppure partita.
Tornando al 31 gennaio, la presidentessa del Soroptimist International Club Busto Arsizio - Ticino Olona senza fare lunghi discorsi, ha fatto capire che si può fare sempre molto per chi è più sfortunato, ed agendo in questo modo ha concretamente permesso agli ospiti della Comunità Alloggio di via Piombina di avere a disposizione un bene, che alleggerirà i disagi dei suoi ospiti, dimostrando che più importanti delle parole sono i fatti, in quanto solo questi provano la reale volontà di fare, in quanto le promesse sono belle solo quando sono realizzate.
(da L’Informazione 4 marzo 2011)
mercoledì 6 aprile 2011
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