Alcuni parlamentari del PDL hanno presentato una proposta per l’abrogazione della XII disposizione transitoria della Costituzione che prevede il divieto della ricostituzione del partito fascista perché, a loro parere, questa norma limiterebbe la libertà di espressione del cittadino. Non si riesce a comprendere il perché di una simile proposta che definire provocatoria è dir poco.
Questi parlamentari, anziché preoccuparsi dell’andamento economico e sociale della nostra nazione, si preoccupano di chiedere l’abrogazione una norma che è basilare per la democrazia e che è talmente ovvia che non vi sarebbe neppure la necessità di prevederla, ma vista questa iniziativa bene hanno fatto i nostri Padri Costituenti a prevederla!
Chi ha preso questa iniziativa sono forse nostalgici dell’olio di ricino o vogliono ripristinare il manganello e il saluto romano di buona memoria?
Ci auguriamo che si tratti solo di una proposta fatta per avere un po’ di notorietà, ma anche se ciò fosse vero vi dovrebbe essere l’intervento del loro leader indiscusso che, come minimo, dovrebbe chiederne l’espulsione dal partito della libertà in quanto in un partito con questo nome, affermare che si vuole abrogare una norma che vieta la ricostituzione del partito fascista, ha un solo significato: la negazione della libertà perché si vuole avere la possibilità di ricostituire il partito fascista!
Si è di fronte ad uno stillicidio di tentativi di dare uno scossone violento alla nostra democrazia; vi sono delle persone che si comportano come quella famosa goccia che continuando a cadere scava il marmo.
Ma fortunatamente gli italiani non sono stupidi e sono capaci di vigilare perché tengono alla loro libertà, per cui si opporranno con tutte le loro forze a questa iniziativa che non solo è priva di base logica, ma anche di buon senso.
venerdì 8 aprile 2011
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Non mi meraviglierei se dovesse saltar fuori che l'ispiratore ideale di questa proposta è lo stesso Berlusconi. La sua idea di libertà e di democrazia è cosi singolare da essere certamente più vicina a quella di un "moderno dittatore " che a quella di un lungimirante capo di stato liberaldemocratico. Ne sono prova il suo linguaggio populista, il suo progetto piduista e la sua doppia morale farisaica.
RispondiEliminaE comunque ha ragione lei, avvocato: "fortunatamente gli italiani non sono stupidi e sono capaci di vigilare perché tengono alla loro libertà".
Giovanni de Rosa