L’Istat ha pubblicato i dati relativi alla fiducia degli italiani e, dopo alcuni mesi di forte calo, finalmente a novembre è tornata a crescere, il che significa che il cambiamento del governo è stato apprezzato dagli italiani, così come è stato apprezzato il nuovo presidente del consiglio Prof. Mario Monti.
Quello che gli italiani non potranno chiedere a Monti è di fare dei miracoli in quanto il suo predecessore gli ha lasciato tanti debiti e molti problemi irrisolti, ma non la bacchetta magica che lo stesso affermava di avere.
Vi ricordate nel 2008 quando il Cavaliere all’ultimo giorno della campagna elettorale ha affermato che in 3 anni “avrebbe debellato anche il cancro”?
Queste promesse, come molte altre, sono rimaste sulla carta.
Ora ci attendono mesi di “lacrime e sangue” in quanto noi Italiani ci dobbiamo ridimensionare perché abbiamo vissuto per anni al di sopra delle loro possibilità.
È vero che spesso i ristoranti sono pieni, ma in un ristorante ci stanno 50 persone e fanno il pieno (ma lo fanno proprio tutti?) solo il sabato, mentre gli altri giorni sono spesso vuoti; a fronte di qualche migliaia di italiani che ha ancora la possibilità di andare al ristorante, ve ne sono altri milioni che questa possibilità non ce l’hanno da tempo.
La reale situazione economica dell’Italia l’ha in pugno solo chi opera direttamente a contatto con le persone; per la professione che esercitiamo siamo trattiamo quotidianamente con molti privati ed aziende e possiamo assicurare che la situazione è tutt’altro che rosea, anzi !
Pensavamo che la crisi avrebbe avuto il suo culmine quest’anno ma, purtroppo, ci sbagliavamo e il 2012 rischia di diventare l’anno più terribile della nostra storia.
La crisi del ’29, che aveva messo in ginocchio il mondo intero, sarà poca cosa se paragonata a questa crisi dalla quale se ne può uscire solo grazie alla solidarietà di tutti, con la voglia di lavorare e il desiderio di credere nella nostra nazione, abbandonando i personalismi e le divisioni, pensando solo al bene della collettività.
lunedì 28 novembre 2011
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Il Cavaliere è un "Bauscia" ed in quanto tale spesso e volentieri "colora" un po' la realtà delle cose. Negli anni scorsi è apparso spesso come un mix tra il mago Merlino e Superman ma dire che sia lui ad averci lasciato tutti i debiti mi sembra un po' eccessivo.
RispondiEliminaAl di là di questo vorrei fare un piccolo appunto su quanto ha scritto. I ristoranti non sono pieni solo il sabato ma tutte le sere della settimana, ovviamente il WE ci sono un sacco di famiglie. La crisi è innegabile e da imprenditore confermo quanto Lei dice, tuttavia mi domando come mai i negozi della Apple, oppure i vari negozi di elettronica, ad essere sempre pieni di gente che non guarda solamente ma si compra costosissimi apparecchi sulla cui indispensabilità per il soggetto acquirente si potrebbe discutere abbondantemente. Il problema vero è che l'italiano ha perso il senso della realtà ed arriva anche a chiedere finanziamenti per andare in vacanza (c'è anche chi glieli concede...) mentre una volta il finanziamento era solo ed esclusivamente per le cose serie.
A Busto i vecchi hanno sempre detto "se te ghe mia da danè stà cà", bisognerebbe tornare al passato.
A.B.