Povera Malpensa, si sta trasformando in Calimero (ve lo ricordate il pulcino tutto nero) che terminava lo spot su Carosello con la frase: “tutti ce l’hanno con me perché sono piccolo e nero!”.
Non solo i Comuni limitrofi all’aeroporto hanno detto no alla terza pista, ma ora Malpensa deve fare i conti anche con la Regione Piemonte che non vuole dare il via libera alla costruzione della terza pista.
Non è compito nostro affermare che la terza pista sia utile o meno, se la stessa costituisca un impatto ambientale insuperabile o meno.
Quello che ci meraviglia è l’atteggiamento del leghista Cota, Presidente della Regione Piemonte, che sta creando problemi al suo amico di partito il leghista Bonomi, Presidente della SEA.
Trent’anni or sono l’amministratore delegato della Società che aveva progettato il nuovo aeroporto di Malpensa in una riunione svoltasi nella storica “Sedes Sapientiae” aveva terminato il suo intervento dicendo: “Questo progetto è il più avanzato che si potesse realizzare oggi. Se i politici locali sono intelligenti lo devono realizzare subito, se non lo faranno lo vedranno comunque realizzato fra trent’anni così come vi è stato presentato, in quanto l’economia non può essere fermata e questa zona ha bisogno un aeroporto come questo!”.
Ebbene quel progetto prevedeva i famosi tre bracci (il terzo è in costruzione), la terza pista, etc…: mai profezia fu così esatta.
Di fronte alle obiezioni ricevute da SEA, Cota ha risposto: “non ho altro da aggiungere: io faccio gli interessi del Piemonte”.
E poi dicono che siamo in un’Italia unita! Evviva i campanili!
lunedì 3 ottobre 2011
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Ha detto benissimo, risale a trent'anni fa il progetto secondo il quale Malpensa sarebbe dovuta crescere fino ad avere una terza pista.
RispondiEliminaA quel tempo il progetto non si chiamava "Malpensa 2000" ma "Grande Malpensa" e, come si può ben capire visitando anche il seguente sito http://www.mxpairport.it/index.php?id=100, spesso e volentieri i comuni limitrofi si sono comportati da irresponsabili rilasciando concessioni edilizie pur sapendo dei progetti futuri, salvo poi protestare quando questi progetti sono stati messi in atto.
La storia si ripeterà anche per la terza pista e il presidente Cota non fa altro che seguire la scia irresponsabile, ipocrita, menefreghista e pro interessi propri che ha caratterizzato e caratterizza da decenni i politici italiani tutti (dall'estrema destra all'estrema sinistra passando dal centro e non escludendo nessuno, nemmeno le cariche istituzionali più alte del passato e del presente).
La Lega è decollata dalla brughiera intorno a Malpensa grazie ai voti dei "Padani", ha sorvolato Roma e Bruxelles senza fare la "rivoluzione" ma "villeggiando" allegramente come i loro predecessori tanto insultati, e finirà con l'atterrare nuovamente nella brughiera attorno a Malpensa; la discesa è già cominciata ed i risultati delle scorse elezioni a Gallarate lo dimostrano.
Il comandante deve obbligatoriamente affondare con la propria nave ma non necessariamente la nave deve affondare con il proprio comandante, spesso sarebbe bene buttarlo a mare.