Sono passati solo pochi mesi da quanto Gheddafi è venuto a visitare il nostro Paese, ricevuto con tutti gli onori, e il nostro Presidente del Consiglio gli ha baciato persino la mano, come si fa al Papa. Gheddafi è arrivato con il circo, cavalleggeri, ballerine, commedianti ed ha trovato in Italia altrettanta commedia: ben 500 ragazze (qualcuno dice tutte bellissime) che sono rimaste affascinate (qualcuno dice perché erano pagate) da questo personaggio.
Qualcuna di queste ragazze si addirittura convertita all’Islam (e poi si dice che la fede è una sola per tutta la vita).
Dopo pochi mesi lo Stato che lo aveva tanto ossequiato ed onorato, prostrandosi ai suoi piedi, che gli aveva messo a disposizione miliardi di euro per riparare non si è ancora capito quale danno gli era stato fatto dai coloni italiani, improvvisamente è diventato la base da cui dovranno partire gli aerei per bombardare la Libia.
La storia è strana!
Se poi ripensiamo che non più tardi di una decina di giorni fa Berlusconi chiamava al telefono Gheddafi (che stava sparando ai suoi oppositori) per chiedergli come stava, ed ora permette che lo bombardino, si arriva a capire in quale modo qualcuno concepisce i rapporti interpersonali e di amicizia.
Questo verrà tenuto presente con tutta probabilità da tutti i leader che hanno incontrato Berlusconi e con i quali il Cavaliere si è mostrato un grande amicone, i quali si ricorderanno il famoso detto “dei nemici mi guardo io ma degli amici mi guardi Dio!”.
sabato 19 marzo 2011
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Siamo un popolo di volta giacca e la storia non fa che confermarlo. Con gli alleati tedeschi nella 2° guerra mondiale, il re che scappa dall'Italia per salvare la pelle e se ne frega del popolo italiano, il governo attuale che è composto da molti volta gabbana dopo l'uscita di Fini dalla maggioranza. Questi alcuni tra i tanti tradimenti tipici dell'essere italiani. Certo con Berlusconi, questo sistema si è decisamente ampliato, il baciamani a uno squallido dittatorello pazzoide fatto solo per interessi di petrolio e altro, è un vizio che ci ha sempre fatto giustamente odiare da molti. Oggi in Italia c'è un sistema di corruzione tale che questo mal costume è ampiamente praticato e se non ci sarà un'inversione di tendenza anche il paese ne potrebbe pagare le conseguenze in tutti i sensi.
RispondiEliminaPotenza della politica italiana!
RispondiEliminaPotenza degli attuali politici italiani!
Potenza della sceneggiata e degli attori italiani!
Credete davvero che l 'attuale governo italiano avesse da poter scegliere se partecipare o meno a questa missione militare contro la Libia?
Scordatevelo! Ci hanno detto di partecipare e noi da bravi scolaretti lo facciamo.
Questa è la figura di "PALTA" che continuiamo a fare nel contesto mondiale. Siamo delle inaffidabili marionette sempre pronte a dire "SI" al potente di turno.
Alla fine che sia chiaro: "CI MANCANO GLI ATTRIBUTI".
Purtroppo l'energia la facciamo solo con i combustibili fossili e quindi, per cercare di avere qualche vantaggio verso gli altri ci tocca "lisciare il pelo" ai vari Putin e Gheddafi. Tutti che guardate l'atteggiamento del governo ma nessuno che si domanda chi ci ha messo nella condizione di dipendere dagli altri per l'energia. Siamo i più furbi di tutti, abbiamo il rischio del nucleare (ci sono centrali ai confini con la Francia, la Slovenia e la Svizzera e la centrale più vicina a Varese è a 200 KM) senza averne i benefici economici. Le energie alternative sono sicuramente il futuro ma allo stato attuale ci tocca "lisciare il pelo" per avere dei vantaggi economici.
RispondiEliminaE non solo economici, qualcuno si è accorto di qual'è l'atteggiamento dell'Europa verso gli immigrati? Bene, li considera un problema dei singoli stati quindi o facciamo accordi con i governi del nord Africa oppure ci ritroviamo invasi. Se qualcuno non si è accorto nel Nord Africa ci sono tutti dittatori. "Lisciare il pelo" per il petrolio è meglio che ammazzare per il petrolio, cosa che tutti contestano agli americani ma solo quando fa comodo.
Come mai i francesi sono così interessati all'autodeterminazione del popolo libico mentre di quello iracheno, afgano, somalo, sudanese, yemenita, marocchino, algerino ed egiziano non frega una "cippa"? Forse perché la nostra posizione di vantaggio su petrolio e gas li disturba, soprattutto economicamente?
Qualcuno si è chiesto perchè l'Italia non poteva dire di no alla partecipazione? Forse che abbiamo qualche interesse in Libia? Forse che così possiamo vedere di fermare l'esodo dei disperati alla partenza?
"Ci mancano gli attributi", beh mi dispiace ma ognuno parla per se e quindi non credo sia giusto generalizzare.