Lo Stato ha tagliato i fondi alle Regioni e le Regioni hanno tagliato i fondi ai Comuni, per cui anche i Comuni lombardi riceveranno in molti settori meno soldi rispetto al passato, e questo in particolare nel settore del welfare in quanto avranno a disposizione ben € 61.000.000,00 in meno rispetto al 2010.
In soldoni significa che vi saranno meno soldi a disposizione per i servizi alle famiglie per l’accompagnamento disabili e gli aiuti per pagare le case di riposo.
Questa è la conseguenza dell’azione del Governo sui fondi nazionali per la non autosufficienza e le politiche sociali, che sono stati o azzerati o dimezzati.
Ulteriore conseguenza sarà quella che i cittadini saranno chiamati ancora una volta a compartecipare alle spese sociali e socio-sanitarie.
In Lombardia vi sono ben 18.000 anziani in attesa di essere ospitati in una casa di riposo e con questi tagli il problema aumenterà, con il rischio che molti anziani saranno abbandonati a se stessi anche perché l’idea della Regione, governata dal PdL e dalla Lega, è quella di non fare più riferimento, per l’erogazione degli aiuti, al reddito dell’anziano ma fare riferimento solo al reddito della famiglia di appartenenza.
Questo porterà molti a lasciare gli anziani da soli, per avere un maggiore aiuto da parte del pubblico.
Di fronte ad un invecchiamento della popolazione progressivo, si dovrebbe pensare ad un potenziamento dell’assistenza domiciliare e alla creazione di nuove case – albergo per assistere gli anziani autosufficienti a costi minori e invece si fa l’esatto contrario.
In una situazione come quella odierna in cui le famiglie già sono in grosse difficoltà economiche, ridurre gli aiuti per l’assistenza agli anziani, rappresenta un fatto estremamente negativo che influirà pesantemente nei rapporti umani e nei rapporti economici all’interno delle singole famiglie.
venerdì 18 febbraio 2011
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