Anche l’estate 2011 è arrivata e il solleone la fa da padrone.
La nostra città, come avviene ormai da circa vent’anni, ha organizzato le manifestazioni del giovedì sera, il tutto grazie al contributo fondamentale dei commercianti del centro, che sacrificano una sera alla settimana sapendo che spesso la gente entra nei loro negozi solo per prendersi un po’ di fresco senza acquistare nulla.
Il sacrificio però viene fatto sulla base del noto principio: la pubblicità è l’anima del commercio!
Quello che è certo è che, a parte questa opportunità, a Busto ben poco viene offerto ai cittadini e il tutto rallenta in modo drammatico durante il mese di agosto, senza tenere presente che, a causa della crisi economica, il numero delle famiglie che non possono permettersi di trascorrere anche solo pochi giorni in luoghi di villeggiatura aumenta sempre più, con la conseguenza che la città dovrebbe offrire una molteplicità di manifestazioni per permettere ai nostri concittadini di svagarsi e trascorrere piacevolmente qualche serata.
Il nostro intervento però non vuole porre l’accento sul fatto che le persone si divertono poco o che non hanno momenti di ritrovo ma, come ormai facciamo da anni, desideriamo richiamare l’attenzione sui più deboli che hanno bisogno di maggior assistenza e vicinanza durante il periodo estivo, e ci riferiamo in modo specifico agli anziani.
Già durante l’anno le persone della cosiddetta quarta età o, come li chiamiamo noi, i diversamente giovani, sono spesso costretti a vivere nella totale solitudine in quanto i familiari, per problemi vari, non riescono (o non vogliono) stare vicino ai genitori e ai parenti più stretti, dedicando loro del tempo per sollevarli dalla solitudine nella quale essi si trovano tutti i giorni.
Spesso si tratta solo di scuse puerili ma, purtroppo, questa situazione si verifica sempre più spesso e le persone di una certa età sono lasciate sistematicamente sole. E questo succede con maggiore frequenza durante il periodo estivo allorquando i loro familiari decidono di andare a riposarsi godendosi le tanto agognate ferie.
Purtroppo il problema diventa sempre più grave in quanto la percentuale delle persone anziane aumenta di anno in anno, anche per l’allungamento della vita che fortunatamente continua.
Il problema è che non tutti arrivano ad ottant’anni in perfette condizioni fisiche, e purtroppo molti hanno anche gravi problemi di salute per cui necessitano di un’assistenza continua anche per affrontare le cose più semplici.
È questo il momento in cui il “Pubblico” deve farsi avanti e provare con i fatti di essere concretamente e non solo a parole veramente vicino ai cittadini che hanno delle necessità e deve farlo tramite una assistenza precisa e puntuale, dimostrando di essere a conoscenza dei loro problemi, di aiutarli, di assisterli, di fare insomma qualcosa di concreto per questi cittadini che spesso si sentono trattare come cittadini di “serie B”.
L’importante è che questo tipo di intervento non venga fatto pesare sulle persone anziane che devono ritenere che il Pubblico è orgoglioso di potersi interessare di loro e che quello che viene fatto è fatto con il cuore e non perché si è obbligati a farlo.
Quante sono le persone che non riescono ad uscire di casa per problemi fisici nella nostra città?
Ci chiediamo se sia mai stato fatto un censimento sotto questo profilo. Ci auguriamo di sì, ma sarebbe opportuno avere la certezza che l’Assessorato ai servizi sociali sia effettivamente a conoscenza di tutti i dati necessari per intervenire in modo preciso e puntuale, aiutando solo chi ha veramente bisogno.
Come diceva un noto saggio cinese, conoscere è essenziale per operare.
Tutto questo deve essere svolto in stretto collegamento con le associazioni di volontariato che, fortunatamente, operano in forza anche nella nostra città e lo fanno in modo concreto senza chiedere nulla e dando molto alla società della quale essi sono parte integrante.
È necessario che vi sia, oltre che ad una perfetta conoscenza del tessuto sociale della nostra città con riferimento alla problematica che stiamo esaminando, anche un coordinamento di tutte le forze vive che operano a Busto in modo di evitare sovrapposizioni, contrasti e quant’altro.
È necessario che l’Amministrazione comunale intervenga anche con un sostegno di natura economica in favore delle associazioni di volontariato, i cui aderenti sacrificano il proprio tempo, sottraendolo al lavoro, alla famiglia, allo svago, ma non si può chiedere loro di sacrificarsi anche sotto il profilo economico, il che sarebbe veramente eccesivo.
Il problema è dato dal fatto che, quanto noi andiamo scrivendo oggi, deve essere già stato realizzato dall’assessorato ai Servizi Sociali perché diversamente, mancando pochi giorni al mese di agosto e, conseguentemente, con l’estate che quasi sta per finire, ogni intervento che non sia già stato programmato non potrà sicuramente essere realizzato in queste poche settimane.
Ma poiché la storia è scritta mentre il futuro ce lo costruiamo di giorno in giorno, quello che chiediamo potrà essere comunque realizzato per l’estate del 2012 e speriamo che il nostro intervento da queste colonne nel mese di luglio nel 2012 possa essere fatto su altri argomenti, il che significherà che, fortunatamente, il problema dell’assistenza degli anziani durante il periodo estivo è stato preso a cuore da parte del nuovo Assessore ai Servizi Sociali ed è stato risolto, anche se solo parzialmente, ma quanto meno è stato preso in considerazione e quindi si è riusciti a lenire almeno in parte i disagi che i nostri anziani affrontano quotidianamente.
Dobbiamo ricordarci che se i giovani rappresentano il nostro futuro, gli anziani sono coloro che ci hanno permesso di raggiungere quello che noi oggi siamo, per cui meritano il maggior rispetto e la maggior attenzione possibile.
mercoledì 24 agosto 2011
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